I giochi di brain training funzionano davvero?

mini game

Dall’arrivo dei computer e più di recente degli smartphone, il numero dei giochi progettati per allenare la mente e delle applicazioni che dovrebbero, in teoria, migliorare le funzioni del nostro cervello, è aumentato esponenzialmente. Ma questi giochi ci rendono davvero più intelligenti? Chiediamolo alla scienza…

 

Il benessere è anche celebrale

L’obiettivo principale di questi giochi per computer e app è lo sviluppo celebrale e l’allenamento costante delle sue funzioni, per stimolare le capacità intellettive attraverso una serie di giochi di logica divertenti che promettono di migliorare la memoria, l’apprendimento e il ragionamento. Secondo uno studio portato avanti dall’azienda Sharpbrains, il fatturato di questo settore a livello mondiale è valutato a circa 1,3 miliardi di dollari con una proiezione al 2020 che vede questa cifra aumentare fino a ben sei miliardi.

Aziende come Cogmed, Lumosity o Nintendo propongono questi giochi utili e intelligenti per migliorare le nostre funzioni cognitive, una sorta di ginnastica per mantenere in forma la nostra mente, ma neurologi e psicologi da tutto il mondo sono divisi tra chi afferma che queste attività portino a evidenti miglioramenti cognitivi e chi invece storce il naso verso brain training, negandogli qualsiasi attendibilità scientifica.

 

La parola alla scienza

Una delle ricerche più attendibili di questi ultimi anni è la meta-analisi pubblicata da PubMed, in cui vengono prese in esame più ricerche insieme. Sono stati infatti confrontati ben ventitré studi di giochi di allenamento mentale dedicati nello specifico alla memoria di lavoro e la conclusione è stata la seguente: sembra che questi giochi producano miglioramenti nel breve termine, allenando la memoria solo ai fini del gioco utilizzato. L’effettiva capacità di migliorarne le funzioni cognitive però crea ancora qualche perplessità, ma questi giochi possono essere considerati delle alternative molto valide di puro intrattenimento e anti stress.

Secondo Alessandro Padovani, a capo della Clinica Neurologica dell’Università di Brescia:

“Molti brain games stimolano e misurano la nostra abilità di multitasking nel tempo. Viviamo in un ambiente in cui fare più cose insieme ci è già indispensabile. Non è chiaro quindi se questo tipo di attività possa, in qualche modo, determinare un netto miglioramento”.

cervello

Brain games: il nuovo yoga per il cervello

Se vi piacciono le sfide e semplicemente volete staccare la spina dal lavoro o dallo studio, esiste dunque una vasta offerta di giochi d’intelligenza da poter scaricare con cui allenare il vostro cervello, per stimolarne la memoria, la concentrazione, la logica e la velocità.

Passatempi come Memorado, NeuroNation, Unblock me, gli scacchi e il Sudoku possono aiutare a rilassarsi prima di un esame o di un importante meeting in ufficio, come i vecchi scacciapensieri di una volta.

Una valida alternativa rimangono le versioni più classiche di questi svaghi, come la rivisitazione in chiave moderna del poker o del blackjack online, con cui si può trascorrere il tempo durante una pausa senza il bisogno di cercare giocatori veri da battere e con la possibilità di fermare e riprendere la partita quando vogliamo. Attraverso questa tipologia di svaghi si può aumentare la capacità di concentrazione, di velocità di calcoli matematici e di decisione.

Questo ultimo aspetto è un elemento fondamentale non solo nel gioco ma anche nella vita quotidiana, perché ogni giorno siamo chiamati a prendere, in un lasso di tempo brevissimo, decisioni per risolvere determinate situazioni, dalle più semplici a quelle più complesse.

La parola concentrazione quindi ha molteplici significati e grazie a questi divertenti giochi il nostro cervello si abitua più facilmente a raccogliere informazioni, valutarle e trovare velocemente la soluzione più adatta in una determinata circostanza, creando una sorta di automatismo.

Come nel poker o nel blackjack, ogni situazione che affrontiamo nel quotidiano è diversa dalla precedente: bisogna quindi riflettere da capo e formulare nuove alternative valide, che ci portino a risolvere problemi e ostacoli con sempre maggiore disinvoltura.

 

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