Neonato morto a Settimo: lanciato dal balcone dalla donna che lo ha partorito. Fermata, ha confessato

Era stato lanciato dal balcone, con ancora il cordone ombelicale attaccato, come un rifiuto qualunque: è questo ciò che è accaduto al neonato che, nella mattinata di martedì, era stato rinvenuto nudo sull’asfalto di una strada di Settimo Torinese, in provincia di Torino. Il bimbo, che aveva poche ore di vita, era stato avvolto in un asciugamano ancora intriso di sangue ed era stato gettato così, come fosse un rifiuto, qualcosa di cui liberarsi velocemente, in strada.

A nulla sono valsi i soccorsi: immediatamente trasportato all’ospedale Regina Margherita di Torino, il neonato è morto subito dopo, a causa delle ferite che gli erano state inferte in diversi punti del suo corpicino inerme. Immediatamente, gli investigatori – con a capo il procuratore Giuseppe Ferrando, della procura di Ivrea – hanno cercato di capire cosa fosse successo davvero e chi potesse aver portato avanti quel gesto. E dopo vari interrogatori, inchiodata tutta la notte dagli agenti, Valentina Ventura, una donna di 34 anni, ha confessato di essere lei la mamma del neonato, non solo abbandonato ma addirittura ucciso: ed infatti, sulla donna adesso pesano le gravi accuse di omicidio aggravato.