Convalidato fermo Vincenti: adesso dovrà essere processato per il suo gesto inqualificabile ed inconsulto, ma nulla potrà restituire i tre vigili del fuoco alle loro famiglie

Il proprietario della cascina di Quargnento (in provincia di Alessandria) esplosa nella notte tra lunedì e martedì scorsi è stato arrestato e le accuse nei suoi confronti sono molto serie: secondo quanto emerge dalle indagini (la convalida del fermo è avvenuta venerdì sera, in seguito ad un lungo interrogatorio durato oltre dieci ore), sarebbe stato proprio Giovanni Vincenti, sommerso di debiti, ad installare nella cascina le sette bombole che ne avrebbero dovuto provocare l’intero crollo.

Ed in effetti, è stato proprio Vincenti che, dopo essere stato ascoltato e messo alle strette dai carabinieri durante un lunghissimo interrogatorio, ad ammettere la sua colpevolezza: infatti, secondo quanto da egli stesso dichiarato, le bombole sarebbero dovute servire a far esplodere la cascina del tutto (ecco perché sette bombole) e quindi questo sarebbe dovuto bastare per ottenere il risarcimento dall’assicurazione, un milione e mezzo di euro. Convalidato il fermo sabato pomeriggio: adesso, Vincenti dovrà essere processato e pagare per quello che ha fatto, ma è chiaro che ciò non restituirà i tre vigili del fuoco alle loro disperate famiglie.