Cosa non dire a chi sta avendo un attacco di panico

Quando qualcuno è in preda ad un attacco di panico, si sente come se il mondo stesse girando a vuoto e qualcosa di terribile stia per accadere. Un’ondata di paura scatena una risposta di lotta o di fuga. Il cuore inizia a battere velocemente e si fa fatica a prendere fiato. Ebbene, in questa situazione si potrebbe essere tentati da dire a un amico che sta avendo un attacco di panico di reagire e di darsi una mossa ma…spesso si sbaglia.

Smetterla

La prima cosa da non dire a chi sta avendo un attacco di panica è di smetterla. State tranquilli che se la persona potesse fermare l’attacco di panico, lo farebbe. Ma durante un attacco di panico, il corpo pensa di essere in pericolo imminente e deve trovare un modo per sopravvivere. In quel momento, il cervello logico si è spento e il cervello emotivo – il centro di combattimento o di fuga – è in pieno controllo, impedendo di pensare razionalmente. Si tenga conto che durante un attacco di panico l’angoscia è talmente alta che la persona non può controllare la sua reazione, e che il contesto è equiparabile ad avere una pistola puntata alla testa.

Stare calmi

La seconda cosa da non dire è se non ci si può semplicemente stare calmi. Anche in questo è bene rammentare che gli attacchi di panico si manifestano all’improvviso e possono durare diversi minuti o più a lungo. Una persona che ha regolarmente attacchi di panico può imparare ad affrontarli al meglio, contenendone gli effetti, ma è davvero difficile intervenire per fermare un attacco di panico.

Non preoccuparsi

La terza cosa da non dire è di non preoccuparsi. Dare ordini come “Non pensarci” o “Non preoccuparti” può in realtà peggiorare un attacco di panico. Ogni volta che diciamo al nostro cervello di non pensare a qualcosa o di smettere di pensarci, in realtà finiamo con l’evidenziare quel che dovremmo dimenticare, avendo dunque un effetto contrario.

Essere forti

La quarta cosa da non dire è di essere forti. Dire a qualcuno di “essere forte” durante un attacco di panico implica che la persona sia debole o che non sia in grado di gestire le proprie emozioni. Si finisce dunque con lo sminuirla. Questi commenti taglienti non fanno altro che peggiorare la situazione.

Insomma, appare evidente che dire la cosa sbagliata a qualcuno che sta vivendo un attacco di panico o di ansia finisca con il danneggiare il rapporto. Alla fine, chi subisce un attacco di panico potrebbe concludere che non siete utili e affidabili. Ma cosa fare, allora? È semplice: riconoscere la persona è in pericolo, che vi preoccupate per lei e che farete tutto il possibile per aiutarla a sentirsi al sicuro.

Se poi vuoi saperne ancora di più su questo argomento, ricordiamo a tutti i nostri lettori che recentemente ci siamo occupati di un tema importante come riconoscere gli stati d’ansia: suggeriamo la lettura di quel contenuto per completare la conoscenza di un fenomeno molto diffuso in tutte le fasce di età.

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