Dichiarazioni Vincenti: ecco quali sono state quelle che lo hanno incastrato

Dichiarazioni Vincenti

Dichiarazioni Vincenti: “sono stato io a portare le bombole e sistemare i timer ma non volevo uccidere quei ragazzi”

Dichiarazioni VincentiSono davvero agghiaccianti le dichiarazioni fatte da Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina di Quargnento esplosa nella notte del 5 novembre (in cui sono morti tre vigili del fuoco): durante l’interrogatorio che ha permesso al gip di arrestare il proprietario della tenuta, è emerso infatti che l’uomo e sua moglie (anche lei indagata, ma a piede libero) erano molto indebitati ed avrebbero quindi cercato il tutto e per tutto allo scopo di recuperare quel milione e mezzo di euro che l’assicurazione gli avrebbe riconosciuto per danni di qualunque tipo alla cascina, anche di natura dolosa.

Sono stato io ma non volevo uccidere quei ragazzi”, ha detto Vincenti.  È doveroso ricordare, infatti, che durante quell’esplosione sono morti tre dei cinque vigili del fuoco che erano corsi a spegnere le fiamme di quell’incendio: secondo quanto è emerso dalle ricostruzioni delle telecamere di sorveglianza nella zona, sarebbe stato lui, insieme con la moglie, a portare le bombole nella cascina il giorno prima.

“Ho piazzato sette bombole, di cui due nell’edificio più piccolo e cinque in quello principale”: questa la confessione di Vincenti, che ha quindi ammesso di aver aperto le valvole e sistemato i timer per provocare l’esplosione a distanza. Ma qualcosa (o più di qualcosa) è andato storto, e Vincenti ha provocato qualcosa di molto più grave.

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