Gli errori più comuni in caso di infestazione da ratti secondo gli esperti

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I ratti sono animali sporchi e infestanti che dovrebbero stare alla larga dagli umani per tutta una serie di ragioni. In primo luogo portano malattie anche fatali e possono contaminare cibi o ambienti causando guai molto gravi. Poi sono roditori abilissimi che danneggiano pareti, mobili e strutture causando danni molto più gravi di un semplice rosicchiamento.

Difatti potrebbero anche causare esplosioni, incendi e gravissime perdite d’acqua qualora dovessero colpire impianti elettrici ed idrici. Infine si riproducono velocemente e per disfarsi della loro presenza non basterà qualche trappola lasciata a caso in giro per la casa. Ne abbiamo parlato con un’azienda specializzata in derattizzazione Bologna con la quale abbiamo individuato gli errori più comuni commessi dalle persone in caso di infestazione di ratti. Ecco quali sono.

Pensare che un topo morto sia un segnale positivo

Ok, hai trovato un topo morto. Significa che hai vinto e che la tua casa è salva. Giusto? Sbagliato! Ritrovare un ratto morto è un segnale allarmante perché, per un esperto, significa che il nido è molto esteso e che i decessi sono causati da un turnover di una certa entità.

L’avvistamento del topo vivo, allo stesso modo, potrebbe farci capire che c’è mancanza di cibo o che l’infestazione è molto acuta. In ogni caso se ci sono ratti morti devi subito chiamare l’esperto perché hai a che fare con molti più animali di quanto potresti pensare.

Installare trappole fai da te in luoghi a caso

Non ha senso installare qualche trappola ignorando altri segnali come puzza, escrementi e scie su superfici e pavimenti. Non ha senso se non sai dove sono accampati e, soprattutto, se uccidi qualche ratto mentre la colonia ne conta moltissimi altri. Le trappole ti possono aiutare a capire se la tua casa è visitata da qualche ratto occasionalmente o se, invece, il problema è piuttosto grave. Di certo non risolveranno l’infestazione.

Prendere un gatto come soluzione

Molte persone credono che la presenza del gatto in casa sia un ottimo deterrente per proteggersi dalle infestazioni o peggio, per risolverle. Non c’è cosa più sbagliata di questa perché è vero che i gatti siano felini con istinto cacciatore ma è vero anche che quelli domestici non sono tutti uguali.

Inoltre un gatto non è in grado da solo di fronteggiare una tana piena di ratti e potrebbe anche rischiare la vita o contaminare ulteriormente gli ambienti. Il gatto è un buon protettore della casa ma non è la soluzione definitiva per sbarazzarsi dell’infestazione.

Non cambiare abitudini

Una volta terminate le operazioni di disinfestazione il professionista spiegherà quali azioni successive compiere per evitare che questa possa verificarsi di nuovo. È importantissimo seguire le indicazioni specifiche perché i ratti lasciano una scia di sporco, cattivo odore e batteri che dovrai prontamente rimuovere.

Se ci sono stanze abbandonate o magazzini molto sporchi è arrivato il momento di prendersene cura. Dovrai mettere al primo posto l’igiene degli ambienti presi di mira e assicurarti che con pulizie frequenti e accorgimenti ad hoc questi cessino di essere invitanti per i ratti. In caso contrario dovrai ricominciare ogni volta da capo.

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