Il linfedema: sintomi e cause

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Il termine linfedema si riferisce al gonfiore che generalmente si verifica nelle braccia o nelle gambe, a volte in entrambi gli arti, ed è causato frequentemente dalla rimozione o dal danneggiamento dei linfonodi che rientra nelle terapie antitumorali. Oltre alla rimozione c’è l’ostruzione del sistema linfatico, che fa parte del sistema immunitario. L’ostruzione impedisce il drenaggio corretto del liquido linfatico e il conseguente accumulo di liquido provoca gonfiore.

 

Attualmente non esiste una cura per il linfedema, che può essere tenuto sotto controllo con una diagnosi precoce e una cura diligente dell’arto colpito. In Italia una delle strutture all’avanguardia per il trattamento di questo disturbo è la clinica privata Arco.

 

I segni e sintomi del linfedema, che si verificano nel braccio o nella gamba colpita, includono: gonfiore parziale o totale del braccio o della gamba, comprese le dita delle mani o dei piedi; sensazione di pesantezza o di rigidità; limitazione dei movimenti; dolore o fastidio; infezioni ricorrenti; indurimento e ispessimento della pelle.

 

Il gonfiore causato dal linfedema varia da un lieve e poco visibile aumento della dimensione del braccio o della gamba a un rigonfiamento severo che rende molto difficile usare l’arto. Il linfedema causato dalla terapia oncologica potrebbe manifestarsi anche a distanza di mesi o anni dopo l’intervento.

 

Perciò, se il linfedema è già stato diagnosticato e si verifica un improvviso e drastico aumento delle dimensioni dell’arto interessato, si consiglia di consultare il medico.

 

Le cause di questo disturbo possono essere diverse. Il  sistema linfatico è fondamentale per mantenere il corpo in buona salute, poiché attraverso di esso circolano liquidi linfatici ricchi di proteine che contribuisco ad eliminare dall’organismo batteri, virus e scorie. Il sistema linfatico trasporta questo fluido e le sostanze nocive attraverso i vasi linfatici, che portano ai linfonodi. I rifiuti vengono poi filtrati dai linfociti, cellule che combattono le infezioni, e infine eliminati.

 

Il linfedema si verifica quando i vasi linfatici non sono in grado di drenare adeguatamente il liquido, di solito in un braccio o in una gamba. Il linfedema può essere primario o secondario, ossia può manifestarsi spontaneamente (linfedema primario), oppure può essere causato da un’altra malattia o condizione (linfedema secondario).

 

Il linfedema secondario è molto più comune del linfedema primario e può essere provocato da qualsiasi condizione o intervento chirurgico che danneggi i linfonodi o i vasi linfatici. Il linfedema primario è una rara condizione ereditaria causata da problemi nello sviluppo dei vasi linfatici nel corpo (ad es. la malattia di Milroy o la malattia di Meige).

 

I fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare il linfedema dopo aver sofferto di cancro, in seguito a terapie antitumorali o ad altre cause secondarie includono l’età avanzata, l’eccesso di peso o l’obesità, l’artrite reumatoide o psoriasica.

 

In caso di imminente intervento chirurgico antitumorale o se lo si è già affrontato, occorre fare attenzione alla prevenzione del linfoedema. In particolare, è bene proteggere il braccio o la gamba, appoggiare il braccio o la gamba durante la convalescenza, evitare di riscaldare l’arto, sollevare il braccio o la gamba, evitare gli indumenti stretti, condurre un’appropriata cura della pelle.

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