Infortunio in itinere riconosciuto anche per permessi

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Nicola Panico sui genitori di SaraSecondo quanto recentemente esplicitato da una sentenza di Cassazione, è parte integrante della nozione di infortunio in itinere, e dunque in quanto tale indennizzabile, l’incidente mortale cui è stato vittima un lavoratore nel tragitto alla propria casa al luogo di lavoro, al termine di un permesso per motivi familiari.

Dunque, secondo i giudici della Suprema Corte, la fruizione del permesso di lavoro per motivi personali non è, di per sé, una circostanza idonea a interrompere il nesso eziologico con l’attività lavorativa. Ne deriva che l’infortunio ricade nella copertura dell’Inail, non legittimato a invocare l’esistenza di un “rischio elettivo” idoneo ad escludere la prestazione.

In altri termini, l’indennizzabilità dell’infortunio in itinere va esclusa solo nelle ipotesi in cui, per effetto di impulsi personali, il lavoratore abbia compiuto una scelta arbitraria rispetto al normale tragitto casa-lavoro.

Rileviamo come il caso si riferisse all’infortunio mortale di un dipendente che procedeva con il rientrare al lavoro dopo un permesso per motivi familiari. In sede di appello invece era stata respinta la domanda della moglie superstite, ed era invece stata accolta la tesi contraria dell’Inail per cui la fruizione del permesso personale aveva interrotto il collegamento con la prestazione lavorativa, escludendo l’indennizzabilità dell’infortunio.

La Cassazione prende invece una posizione diversa, sottolineando come la circostanza per cui il rientro sul lavoro sia avvenuto a seguito di un permesso per motivi familiari non interrompe il nesso rispetto all’attività lavorativa. Gli Ermellini evidenziano infine che la fruizione del permesso realizza una sospensione dell’attività lavorativa che, sul piano ontologico, non differisce dalle pause o dai riposi tra un turno di lavoro e quello successivo, e che in ogni caso non viene meno il collegamento con il rapporto di lavoro, ragion per cui l’infortunio che si realizza nel tragitto casa-lavoro è necessariamente ricompreso nella tutela Inail tanto nell’ipotesi della pausa e dei riposi, così come in quella dei permessi personali.

A chi rivolgersi in caso di infortunio in itinere

Chiariti alcuni spunti su cosa sia l’infortunio in itinere, vogliamo completare questo quadro fornendo diversi elementi che ti permetteranno di capire a chi ti devi rivolgere nel caso in cui tu sia interessato da questo sinistro.

Purtroppo, infatti, molti lavoratori pregiudicano la possibilità di ottenere un indennizzo per i loro infortuni in itinere perché non pongono in essere le necessarie cautele nel momento in cui diventano protagoniste di un sinistro.

Ebbene, in caso di infortunio in itinere è sicuramente bene raccogliere subito tutta la documentazione che ti permetterà di ricostruire puntualmente quanto ti è accaduto, dal momento in cui hai iniziato lo spostamento al momento in cui è avvenuto l’incidente.

Una volta raccolta tutta la documentazione, fai le opportune segnalazioni in ambito lavorativo e, se ritieni di aver bisogno di un’assistenza, ricorda che è sempre possibile ricorrere ai sindacati e ai consulenti specializzati in infortuni sul lavoro.

In questo caso potrai disporre di tutto il supporto che ti è necessario per poter arrivare alla corretta gestione dell’infortunio in itinere, nel pieno rispetto dei tuoi interessi e dei tuoi diritti di lavoratore.

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