Lettera di diffida: avvocato gratis e altre cose da sapere

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Salvo i casi di patrocinio a spese dello Stato e altre rarissime eccezioni previste per legge, cercare un avvocato gratis per gli atti, anche quelli che superficialmente possono sembrare semplici, è irrealistico e potrebbe perfino essere controproducente.

Lettera dell’avvocato: quanto costa far scrivere una diffida e perché non è previsto l’avvocato gratis

Quasi sempre, quando ci si rivolge ad un avvocato per una lite, il primo step prevede la scrittura di una lettera di diffida. Molti erroneamente pensano che per un avvocato scrivere una lettera di diffida sia una formalità, quasi una routine di poco conto. Eppure questo step è cruciale ed è di fondamentale importanza invece che la lettera avvocato sia scritta in modo professionale e personalizzato al caso. Capito questo sarà facile comprendere anche perché sarebbe controproducente cercare un avvocato gratis per scrivere una lettera di diffida.

La lettera di diffida ha valenza stragiudiziale: serve ad intimare le conseguenze di una condotta reiterata e/o a trovare un accordo tra le parti per evitare il processo. “Basta scrivere due righe”? Il fatto che, sulla carta, la lettera di diffida possa essere scritta anche da non professionisti (o direttamente dalla parte interessata) può spingere a pensare che non siano necessarie competenze giuridiche specifiche e perfino che la potrebbe fare qualsiasi avvocato gratis e senza impegno. Ma si tratta di una interpretazione superficiale e fuorviante. Vediamo quindi come va scritta una lettera di diffida, quali elementi deve contenere e perché è consigliabile dare mandato ad un avvocato.

Lettera di diffida: cos’è e a cosa serve

Di base una lettera di diffida altro non è che la richiesta alla controparte di fare o non fare una cosa (può essere ad esempio il sollecito a pagare un debito entro una certa scadenza oppure l’intimazione a non proseguire con offese o minacce). Il contenuto va ponderato perché non deve contenere minacce o offese gratuite e in generale tutti i giudizi che non servono a scopo di tutela ma si limitano a manifestare disprezzo. Il riferimento è all’articolo 48 del codice deontologico per cui «L’intimazione fatta dall’avvocato alla controparte tendente ad ottenere particolari adempimenti sotto comminatoria di azioni, istanze fallimentari, denunce o altre sanzioni, è consentita quando tenda a rendere avvertita la controparte delle possibili iniziative giudiziarie in corso o da intraprendere; è deontologicamente scorretta, invece, tale intimazione quando siano minacciate azioni od iniziative sproporzionate o vessatorie». Quindi si può di certo rendere partecipe il destinatario della lettera dell’avvocato delle conseguenze giuridiche che si intendono adottare ma senza minacce. Un buon avvocato sa come dosare i toni nella lettera di diffida.

Per quanto riguarda le modalità di notifica, la lettera di diffida può essere spedita per raccomandata o altri mezzi analoghi ma non consegnata a mano. Valida anche la spedizione via PEC che peraltro limita i costi (anche questi a carico del cliente visto che, ricordiamo, l’avvocato non è gratis).

Altri clienti, con la stessa inconsapevolezza che spinge a pretendere l’avvocato gratis per le diffide, si aspettano le telefonate alla controparte al posto della lettera. Ma anche questa condotta sarebbe borderline rispetto ai principi del codice deontologico: l’avvocato non è un operatore di recupero crediti, è un professionista della legge.

Non siete sicuri se inviare una lettera di diffida? Cercate un avvocato online per una consulenza legale specializzato nella materia giuridica che riguarda da vicino il vostro caso: un professionista serio saprà consigliarvi la strategia migliore e più efficace.

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