Meglio il mutuo o l’affitto?

È meglio il mutuo o l’affitto? Al di là di quelle che sono le preferenze personali, il momento storico attuale è evidentemente contraddistinto da tassi di interesse molto bassi, tali da consentire la sottoscrizione di mutui con rate particolarmente convenienti.

In particolare, con un tasso fisso medio che oggi è sotto il 2% e che permette di congelare un costo del denaro piuttosto basso per tutta la durata del mutuo, resistere all’indebitamento è abbastanza difficile.

Tuttavia, è possibile rispondere alla domanda di cui sopra riferendoci a un’analisi di Scenari Immobiliari, fatta in esclusiva per Il Sole 24 Ore, secondo cui un mutuo della durata di 20 anni di 120 mila euro (l’acquirente ha anche 80mila di liquidità da impegnare nell’operazione) per acquistare un immobile di 200mila euro in una città di medie dimensioni avrebbe un tasso dell’1,71%, con una rata di 590 euro al mese.

L’analisi evidenzia poi che, considerando le spese per la manutenzione straordinaria, le tasse e le imposte sull’acquisto e sulla proprietà in 20 anni (cioè, la durata del mutuo) l’acquirente avrà speso nel periodo considerato 261.600 euro, di cui 141.600 per il mutuo (interessi e altre spese). Il proprietario della casa si troverà con un patrimonio netto di 226.400 euro, che tiene conto della minusvalenza di 17.600 euro dovuta al fatto che la rivalutazione dell’immobile non compensa in questo periodo le spese sostenute.

E chi sceglie l’affitto? In questo caso si arriva a spendere per lo stesso immobile 800 euro al mese per i primi dieci anni e 900 euro al mese per i successivi dieci anni, con un totale dei canoni pagati che sarebbe pari a 204.000 euro. Gli 80 mila euro di liquidità, che non sarebbero dunque impiegati nel mattone, potrebbero essere investiti in Btp (il cui tasso di rendimento ipotizzato è pari al 2,2%) fruttando 144 mila euro.

“Nella nostra ipotesi l’acquisto riguarda la prima casa quindi l’Imu non si paga – dice Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari -. Per quanto riguarda l’attualizzazione siamo in tempi di inflazione quasi a zero. In questa fase ci sono le condizioni più favorevoli mai identificate per accendere un mutuo. I tassi resteranno bassi ancora per un po’, come più volte ribadito sia dalla Federal reserve sia da Mario Draghi”.

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