Modelli di donna in rete: i siti di donne per le donne

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Sempre più spesso in rete ci imbattiamo in siti internet creati per le donne. Attraverso la lettura degli argomenti proposti su questi siti ci possiamo affacciare all’universo femminile, una realtà che si modella nel tempo e che sta cambiando in modo profondo. Se negli anni ’50 la donna era moglie e madre, oggi la figura femminile ha molte più sfaccettature. Basta visualizzare un sito dedicato alle donne, come ad esempio DonnaUp, per comprendere che la donna oggi è sì moglie e madre, ma anche lavoratrice, appassionata di spettacolo, di cucina, di moda e di mille altri argomenti diversi.

Perché rivolgersi alla donna

Non serve essere degli esperti di comunicazione per comprendere le motivazioni che portano alla nascita di siti completamente dedicati alle donne. Si tratta di una semplice ed efficace strategia di mercato, che sancisce la nascita del concetto di donna come cliente di specifiche categorie merceologiche. Internet sotto questo punto di vista è il mezzo di comunicazione perfetto. Ogni singola pagina è infatti molto più targettizzata e orientata di quanto non lo sia qualsiasi altro mezzi do comunicazione. Questo perché è più facile conoscere chi sta guardando una pagina, che età ha, di che genere è, in quale città si trova. Creare un sito per donne, dedicato complemento al genere femminile, non è necessariamente un tentativo di dare più spazio alla donna; consiste piuttosto nell’offrire uno spazio circoscritto e ben delimitato alle aziende che offrono prodotti alle donne, viste come importante categorie di acquirenti.

Accade anche con le riviste

In effetti il medesimo fenomeno lo vediamo nelle riviste cartacee, quelle che si acquistano in edicola. Per altro la distinzione tra riviste per l’uomo e riviste per la donna esiste già da vari decenni. Spesso in edicola lo notiamo anche dal punto di vista di collocazione sugli espositori; a fianco di una zona dedicata ai quotidiani si vede la zona delle riviste femminili, quella delle riviste maschili e più sotto le testate che non hanno un target specifico di genere, che sono comunque numerose. Nel mondo dell’editoria in effetti il numero di riviste prettamente di genere sta diminuendo nel corso dei decenni, a favore di titoli dedicati a specifici argomenti, senza l’intenzione di interessare un genere o l’altro. Troviamo quindi riviste dedicate alla cucina, ai viaggi, alla scienza, che si rivolgono contemporaneamente a uomini e donne, senza distinzione e senza uno stacco profondo per quanto riguarda il numero di lettori di un genere o dell’altro.

Perché in internet funziona così?

In effetti in rete invece notiamo un costante aumento di siti “per donne” anche perché questa “categoria” nel nostro Paese sembra essere arrivata online solo negli ultimi anni. La donna madre, lavoratrice, sorella e appassionata di mille argomenti fino ad alcuni anni fa era abbastanza tagliata fuori dal mondo della rete. O meglio, non esistevano siti ad essa dedicati, perché nel nostro Paese si riteneva che la gran parte degli appassionati di internet fossero i classici nerd, con una percentuale di genere maschile molto superiore a quella femminile. La realtà non è questa da almeno un decennio, se non di più; ma questi trend si notano quasi sempre in ritardo.

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