Perché soffriamo di crampi anche a riposo?

Chi ha sofferto di crampi muscolari almeno una volta nella vita, sa molto bene che piuttosto di frequente “arrivano” in conseguenza di sforzi fisici. E anche se non si è dei grandi atleti, ma magari ci si è limitati a guardare una partita di calcio, non è raro aver intercettato qualche giocatore alle prese con i crampi nei minuti finali del match.

Tuttavia, i crampi muscolari possono arrivare anche a riposo. Anzi, è lecito affermare che i crampi a riposo siano molto comuni, soprattutto negli adulti più anziani, sebbene possano essere vissuti a qualsiasi età, compresa l’infanzia.

I crampi muscolari a riposo si manifestano spesso di notte e, pur non minacciando certamente la propria vita, i crampi notturni possono comunque essere molto dolorosi, disturbare il sonno e ripresentarsi frequentemente (cioè molte volte a notte e/o molte notti alla settimana).

L’effettiva causa dei crampi notturni non è nota. A volte, tali crampi sono provocati da un movimento che “accorcia” il muscolo: si pensi, a titolo di esempio certamente non esaustivo – all’abitudine di puntare la punta verso il basso mentre si è sdraiati a letto, in un atteggiamento che accorcia il muscolo del polpaccio della gamba, un sito comune di crampi muscolari.

Non solo. Un’altra causa dei crampi notturni è la disidratazione. Gli sport e altre attività vigorose, comprese le attività degli atleti che sono impegnati in prove di resistenza, possono causare un’eccessiva perdita di liquidi a causa della sudorazione. Questo tipo di disidratazione aumenta la probabilità di crampi, in qualsiasi momento della giornata e della notte. Questi crampi hanno maggiori probabilità di manifestarsi con il tempo caldo, come durante l’estate, e possono essere un segno precoce di un colpo di calore. L’esaurimento cronico del volume dei fluidi corporei da diuretici (farmaci che favoriscono la minzione) e la scarsa assunzione di liquidi portano entrambi alla disidratazione e possono agire in modo simile per predisporsi ai crampi, soprattutto nelle persone anziane.

L’esaurimento del sodio è altresì stato comunemente associato a crampi. La perdita di sodio, il componente chimico più abbondante dei fluidi corporei al di fuori della cellula, è solitamente un chiaro indice di disidratazione.

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