Polizze online, quanti italiani sono disponibili a farne una?

Gli italiani, come noto, si stanno gradualmente avvicinando con crescente passione al mondo dei servizi digitali. E non stupisce che secondo le ultime ricerche effettuate nell’Insurtech Summi, siano ben 12,7 milioni, ovvero un terzo della popolazione adulta, quelli che nel corso dell’anno hanno dichiarato di aver utilizzato almeno una volta un servizio fintech e a oggi l’86% dell’utenza bancaria opera prevalentemente online.

Stando ciò, è ancor più semplice prevedere che nel post-Covid la propensione ai servizi a distanza tenda a consolidarsi,  sia per la comodità  che molti  consumatori di servizi finanziari hanno scoperto, sia per le restrizioni fin troppo note.

Se tuttavia per i servizi bancari i comportamenti stanno mutando con particolare incisività, maggiore timidezza sembra esservi nel comparto assicurativo, che fatica a tenere il passo con il cambiamento, soprattutto per quanto riguarda l’offerta.

Detto ciò, il summit ha dimostrato altresì che gli utenti dimostrano di apprezzare le soluzioni insurtech con maggiore convinzione, tanto che nove su dieci apprezzano le assicurazioni on demand.

I dati dimostrano come l’Italia abbia grandi margini di crescita. Lo scorso anno ha già  rappresentato un anno record per questo  comparto, con 6,8 miliardi di euro investiti nel mondo attraverso 250 operazioni, rispetto ai 2,6 miliardi di euro di un 2018 che appare oggi molto lontano.

In tale ambito, l’Europa arriva a solo 897 milioni di euro investiti, mentre l’Italia, negli ultimi tre anni, ha assorbito meno del 5% del totale investito in Europa. Il perché è semplice: nel nostro Paese è molto estesa la popolazione che fino a questo momento non è stata raggiunta dall’offerta assicurativa.

Le cose potrebbero però presto cambiare, soprattutto per merito dei più giovani, ovvero di quelle persone che hanno maggiormente compreso l’impatto dell’emergenza sanitaria, sviluppando una forte sensibilità verso il bisogno di protezione, coerentemente con le loro maggiori propensioni all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Le polizze online sono sicure?

Molte persone in Italia si tengono lontane dal comparto delle polizze online perché le ritengono non troppo sicure e temono che dietro le polizze online si celino delle fregature che potrebbero renderle titolari di un falso contratto assicurativo. Ma è davvero così? O si tratta invece di timori oramai superflui e inesatti?

In realtà, purtroppo, negli anni si sono succedute molte truffe ai danni di malcapitati italiani che, soprattutto per andare a caccia di un risparmio, hanno stipulato delle polizze online scoprendo però tardivamente che avevano pagamento un premio per un contratto falso ed erano dunque privi di qualsiasi tipo di copertura.

Tuttavia, quanto sopra non deve far sì che gli italiani si allontanino da questo settore (anzi): le polizze online possono infatti diventare dei contratti assicurativi molto convenienti, in grado di dare gli italiani la titolarità di utili coperture assicurative a prezzi molto ridotti rispetto a quelli ordinariamente e genericamente previsti dal mercato.

Se però si ha il dubbio di essere incappati in un operatore poco serio, si può correre ai ripari visitando il sito internet dell’Ivass (ivass.it), l’Istituto per la vigilanza assicurativa, al cui interno è presente un albo che permetterà di rilevare la regolarità o meno del broker assicurativo che ci sta proponendo quel conveniente contratto di tutela…

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