Come diagnosticare e curare il dolore addominale

Se la causa del dolore addominale non può essere accertata e il paziente appare sofferente, possono essere utilizzati metodi diagnostici di laboratorio per individuarne la determinante. I test più comuni comprendono l’emocromo completo, la valutazione degli elettroliti, i livelli di creatinina nel sangue, il fegato e i test di funzionalità renale.

Vengono inoltre prescritti alcuni studi di imaging, che includono l’ecografia, la TAC addominale, la risonanza magnetica addominale ecc. L’ecografia addominale è una delle tecniche più comuni usate e migliori non invasive per individuare la causa della patologia addominale. Anche l’esame delle urine e delle feci in laboratorio sono prescritti per individuare la patologia. Altri esami ausiliari comprendono l’Elettrocardiografia e l’analisi dei gas sanguigni arteriosi.

Il dolore addominale è una condizione abbastanza diffusa, che può discendere da numerose diverse determinanti. Una volta comparso, e prima ancora di comprendere quale possa essere la causa scatenante, è possibile che il medico possa consigliare l’assunzione di un antidolorifico per poter contenere il disagio e il dolore avvertito. I liquidi, principalmente per via endovenosa, sono offerti solo ai pazienti con forti dolori addominali,  perché la maggior parte dei pazienti con forti dolori addominali spesso sono anche disidratati.

Detto ciò, gli antibiotici sono prescritti per i processi infiammatori acuti come colecistite, appendicite e diverticolite. Un tubo nasogastrico può essere inserito nello stomaco e alcuni pazienti possono richiedere anche una trasfusione di sangue nelle ipotesi più gravi. Quelli con cause chirurgiche di dolore addominale come la colecistite (calcoli alla cistifellea), l’appendicite ecc. possono richiedere un intervento chirurgico di emergenza per la gestione.

Naturalmente, solo in una parte ristretta delle ipotesi il dolore addominale è realmente ascrivibile a qualcosa di particolarmente serio che necessita di trattamenti incisivi. Nella maggior parte dei casi il fastidio è descrivibile come transitorio, e non necessita di alcun accorgimento di tipo farmacologico.

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