Qualche settimana fa abbiamo parlato di geni, di cosa siano e di quali caratteristiche prevalenti abbiano in comune. Ebbene, oggi vogliamo fare un piccolo passo in avanti, andando a condividere con tutti i nostri lettori i tre geni più famosi d’Europa per quanto concerne un report condotto da Oxbridge. Scopriamoli insieme, dando un’occhiata a tre figure iconiche che sono arrivate a definire la nostra comprensione di ciò che rende un genio.

Albert Einstein

Poche figure storiche catturano l’essenza del genio così prontamente come Albert Einstein. Il fisico di origine tedesca ha ridefinito da solo la scienza nel 20° secolo, sviluppando, tra le altre cose, la teoria della relatività, che rimane uno dei pilastri della fisica moderna.

Einstein cattura l’essenza stessa del genio. Inizialmente visto con scetticismo dai suoi pari, si è preso dei rischi e ha posto domande che nessun altro aveva mai considerato – cambiando fondamentalmente la nostra comprensione dell’universo per sempre.

Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci può essere meglio conosciuto per opere d’arte iconiche come la Monna Lisa e la Cappella Sistina, ma questo artista nostrano è, per molti, il genio definitivo. Dotato praticamente in tutto ciò che ha fatto, da Vinci ha gettato le basi del pensiero contemporaneo come lo conosciamo, influenzando alcuni dei più importanti geni della storia, tra cui Shakespeare ed Einstein.

Ciò che rende Leonardo da Vinci unico tra i suoi colleghi geni è il suo alto livello di comprensione di concetti e processi ben oltre il suo tempo. Mucchi di quaderni di Leonardo da Vinci sono stati scoperti nel corso dei secoli, ognuno pieno di prosa teorica e diagrammi complessi relativi a cose che avrebbero richiesto altri cinque secoli per essere realizzate – dalla chirurgia medica al volo umano.

William Shakespeare

È impossibile sopravvalutare il contributo di William Shakespeare alla cultura, alla letteratura, alla filosofia e alla lingua inglese. L’amato bardo inglese era avanti anni luce rispetto ai suoi contemporanei, e il suo lavoro continua ad avere un’influenza diretta su scrittori, artisti e filosofi qui nel XXI secolo.

Shakespeare, come altri geni, possedeva un talento innato per il pensiero. Tale abilità difficilmente può essere insegnata, in particolare nel XVI secolo, quando gran parte della popolazione non sapeva leggere o scrivere, per non parlare della ridefinizione della letteratura inglese per i successivi mille anni.

E tu che cosa ne pensi? Quali sono i tuoi tre geni preferiti, ovvero quelli che ritieni abbiano lasciato un segno più forte e profondo sulla storia?