Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha dichiarato che inizierà a testare un sistema che consentirà ai post della sua piattaforma di microblogging Threads di apparire su altri servizi di social media. L’annuncio, atteso da alcuni esperti, è un passo significativo sia per Meta che per quello che viene spesso chiamato il “fediverse“, un insieme di social network che permettono ai dati di fluire liberamente tra loro, in modo simile a come funziona la posta elettronica.

“Rendere Threads interoperabile darà alle persone più scelta su come interagire e aiuterà i contenuti a raggiungere più persone“, ha scritto Zuckerberg in un post su Threads. “Sono piuttosto ottimista al riguardo”.

Prima di mercoledì, il fediverse era composto principalmente da servizi di social media più piccoli e gestiti dalla comunità, come Mastodon, una piattaforma simile a Twitter. Mastodon utilizza un codice guida chiamato ActivityPub, un progetto interamente gestito da volontari che è operativo dal 2017 ed è di gran lunga il formato più popolare tra i sostenitori del fediverse.

Anche Threads utilizzerà ActivityPub, dando un notevole impulso a questo progetto e introducendo il più grande attore sulla scena. Una manciata di altri siti consente già l’integrazione di ActivityPub, tra cui il sito di blogging WordPress.com e il sito di content curation Flipboard.

Il fediverse è ancora piccolo rispetto a Threads, con circa 11 milioni di utenti, la maggior parte dei quali su Mastodon. Sebbene Meta non abbia ancora suddiviso gli utenti di Threads nei suoi documenti pubblici, Zuckerberg ha dichiarato che la piattaforma ha raggiunto i 100 milioni di utenti nei primi cinque giorni di luglio. Da allora la crescita sembra essersi raffreddata e i dati di dicembre mostrano un certo calo dell’attività.

Ma c’è una crescita all’orizzonte. Zuckerberg ha dichiarato giovedì che Threads si aprirà ad altri Paesi europei. L’annuncio arriva mentre X, ex Twitter, affronta le potenziali conseguenze legali in Europa, che ha regole molto più severe per le grandi piattaforme di social media rispetto agli Stati Uniti. A ottobre, le autorità di regolamentazione dell’Unione Europea hanno dichiarato che stanno indagando su X per il presunto ruolo di centro di disinformazione nella guerra tra Israele e Hamas.

Zuckerberg ha descritto l’integrazione con ActivityPub come “un test”, ma non ha fornito una tempistica chiara per l’integrazione. Meta non ha risposto a una richiesta di chiarimenti.