Giornata Mondiale dello Stress: si celebra il 7 novembre, con l’attenzione rivolta verso i meccanismi dello stress e ciò che esso provoca nell’organismo
Soffrire di stress non è cosa da nulla. Si calcola, infatti, che in Italia soffrano di questo disturbo – che suona tuttavia come una vera e propria patologia – circa l’85% delle persone: un problema da non sottovalutare, dal momento che lo stress e la stanchezza aprono spesso le porte a disturbi molto problematici dal punto di vista della salute e del benessere, e possono compromettere l’equilibrio psicofisico di una persona.
Non a caso, infatti, lo stress è stato definito il “male del XXI secolo” dall’OMS, ed è quindi visto come un’epidemia che sta colpendo un numero sempre più importante di persone che soffrono di una serie di disturbi fisici e psichici correlati ad esso: e pensiamo soprattutto a mal di testa e nausea, insonnia e difficoltà a prendere sonno, depressione, e spesso anche attacchi di panico. Secondo gli esperti, questi non sono altro che dei metodi che il corpo cerca di applicare allo scopo di affrontare, combattere e quindi limitare il più possibile i danni del disagio psicologico: ed è anche per questo che è stata introdotta la Giornata Mondiale dello Stress, celebrata il 7 novembre di ogni anno, allo scopo di mostrare e quindi far riconoscere i campanelli d’allarme.
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